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Dietro le spalle

Vincitore del Premio "Napoli in Pagina" 2013

Romanzo
Pubblicato:
Marzo 2012
Pagine:
377, brossura
Editore: Edizioni Sabinae

“Tutto quello che non vorremmo ci venisse fatto è già accaduto senza che noi ce ne fossimo accorti!”: questa potrebbe essere la sintesi o la parafrasi del giallo di Francesca Sifola che, attraverso le azioni e gli interrogativi di un impiegato dell’Anagrafe, Andrea Gatto, percorre gli usi, i costumi, le abitudini mentali, non sempre limpide, della nostra epoca. Partendo da una trama non strettamente di genere l’autrice ci porta, inaspettatamente, tra le maglie di un intrigo nel mondo dell’arte.
Un giallo? Non nel senso classico del termine, ma che d’un tratto porta il lettore nel centro di un intreccio che ne assume le connotazioni. Si potrebbe dire che le immagini dell’intrigo in cui si trovano inavvertitamente i protagonisti, non vengono esposte a una narrazione dettagliata, ma a una veloce esposizione, come dei fotogrammi. L’elemento descrittivo cede il passo all’incisività dell’intreccio complessivo dove i personaggi sono esposti a trame di vita di cui l’uomo del nostro secolo è spesso inconsapevole. Un percorso di idee e azioni che, “costruite dietro le spalle” di tutti, possono operare per il Bene e per il Male.

Dietro le spalle

Vincitore del Premio "Napoli in Pagina" 2013

Romanzo
Pubblicato:
Marzo 2012
Pagine:
377, brossura
Editore: Edizioni Sabinae

“Tutto quello che non vorremmo ci venisse fatto è già accaduto senza che noi ce ne fossimo accorti!”: questa potrebbe essere la sintesi o la parafrasi del giallo di Francesca Sifola che, attraverso le azioni e gli interrogativi di un impiegato dell’Anagrafe, Andrea Gatto, percorre gli usi, i costumi, le abitudini mentali, non sempre limpide, della nostra epoca. Partendo da una trama non strettamente di genere l’autrice ci porta, inaspettatamente, tra le maglie di un intrigo nel mondo dell’arte.
Un giallo? Non nel senso classico del termine, ma che d’un tratto porta il lettore nel centro di un intreccio che ne assume le connotazioni. Si potrebbe dire che le immagini dell’intrigo in cui si trovano inavvertitamente i protagonisti, non vengono esposte a una narrazione dettagliata, ma a una veloce esposizione, come dei fotogrammi. L’elemento descrittivo cede il passo all’incisività dell’intreccio complessivo dove i personaggi sono esposti a trame di vita di cui l’uomo del nostro secolo è spesso inconsapevole. Un percorso di idee e azioni che, “costruite dietro le spalle” di tutti, possono operare per il Bene e per il Male.

Dietro le spalle

Vincitore del Premio "Napoli in Pagina" 2013

Romanzo
Pubblicato:
Marzo 2012
Pagine:
377, brossura
Editore: Edizioni Sabinae

“Tutto quello che non vorremmo ci venisse fatto è già accaduto senza che noi ce ne fossimo accorti!”: questa potrebbe essere la sintesi o la parafrasi del giallo di Francesca Sifola che, attraverso le azioni e gli interrogativi di un impiegato dell’Anagrafe, Andrea Gatto, percorre gli usi, i costumi, le abitudini mentali, non sempre limpide, della nostra epoca. Partendo da una trama non strettamente di genere l’autrice ci porta, inaspettatamente, tra le maglie di un intrigo nel mondo dell’arte.
Un giallo? Non nel senso classico del termine, ma che d’un tratto porta il lettore nel centro di un intreccio che ne assume le connotazioni. Si potrebbe dire che le immagini dell’intrigo in cui si trovano inavvertitamente i protagonisti, non vengono esposte a una narrazione dettagliata, ma a una veloce esposizione, come dei fotogrammi. L’elemento descrittivo cede il passo all’incisività dell’intreccio complessivo dove i personaggi sono esposti a trame di vita di cui l’uomo del nostro secolo è spesso inconsapevole. Un percorso di idee e azioni che, “costruite dietro le spalle” di tutti, possono operare per il Bene e per il Male.